Casadei, una Famiglia e tre aziende che hanno scelto l’anfora per i loro vini
20/10/2020 anfore di terracotta / Artenova di Impruneta / azienda vitivinicola Casadei / Comtois / enologia BioIntegrale / orci interrati

Proprietaria di due tenute in Toscana (Castello del Trebbio a Pontassieve e Tenuta Casadei a Suvereto) e una in Sardegna (Olianas a Gergei), la Famiglia Casadei che collabora da anni con Artenova, aderisce ai principi della coltivazione BioIntegrale (foto dal sito della Tenuta Casadei).
Il manifesto:
Integrazione tra uomo e animale.
Limitare l’intervento dell’uomo sulla pianta.
Eliminare gli input chimici di sintesi.
Alimentare il suolo e non la pianta.
Aderire all’Indice di vitalità degli ecosistemi, monitorando la vitalità di flora e fauna, il grado di fertilità e il livello di sostanze organiche dei suoli.
Concepire il vino come bevanda alcolica naturale frutto della fermentazione parziale o totale dell’uva. Senza contenere altro.

Nel seguire queste linee guida Casadei ha deciso persino di utilizzare dei cavalli da tiro per arare le vigne, sul sito dell’Azienda Casadei si legge:
“… L’uso dei Comtois al posto dei mezzi su gomma o addirittura cingolati è da leggere in questi termini, e non una trovata folkloristica per far parlare di noi: in questo modo riusciamo a evitare l’eccessivo compattamento del terreno, particolarmente vero in suoli come i nostri dall’elevato tasso di minerali“.
Presupposto dell’enologia BioIntegrale è anche il recupero di pratiche del passato ed è in linea con questo metodo agronomico che l’Azienda ha scelto di affinare il vino con una tecnica antica, usando le anfore di terracotta così da avere un risultato finale naturale, senza cessioni di aromi come invece avviene con il legno e soprattutto per mantenere ed esaltare le caratteristiche organolettiche del prodotto. Sono tanti gli elementi che fanno dell’anfora un alleato prezioso: la porosità della terracotta, la protezione termica dell’interramento (nella tenuta Casadei troviamo anche vino in giare interrate come si usa da sempre in Georgia), la mineralità del vino a contatto con l’argilla, il passaggio di chiarifica naturale all’interno della giara.
